Storia o leggenda?
a cura di Serena Marotta
La vita dei sovrani medievali non era facile tra
matrimoni combinati e figli illegittimi, dai tradimenti alle vendette sino al
desiderio incontrollato di potere. Per Costanza d’Altavilla non era stato
previsto nessun matrimonio. Per lei nessun futuro da regina.
Infatti a 30 anni
non era ancora sposata. Costanza era figlia di Ruggero II, re di Sicilia, che
apparteneva alla casata normanna, quella Hauteville, che strappò la Sicilia al
dominio arabo.
Stando ad alcune fonti,
Costanza aveva preso i voti, conducendo la propria vita lontano dalla corte.
Tuttavia, per lei non ci fu la possibilità di seguire la vocazione monastica.
Al fine di stringere un’alleanza con la monarchia siciliana, l’imperatore Federico
Barbarossa propose il matrimonio tra suo figlio, Enrico VI di Svevia e Costanza
che era dieci anni più grande di lui.
Da qui fu celebrato nel 1186 il
matrimonio. Fu solo all’età di 40 anni, che Costanza concepì un figlio. Era il
26 dicembre 1194 quando Costanza, fu colta dalle doglie, proprio mentre stava
attraversando le Marche. Così il corteo imperiale si fermò a Jesi dove, sulla
pubblica piazza, al cospetto delle malelingue (si vociferava che Costanza
volesse simulare un parto, e presentare poi alla corte un bambino nato da un'altra
donna), fu allestita una tenda.
Ciò non servì a placare le malelingue. Da qui,
il giorno dopo, la regina allattò pubblicamente suo figlio: Federico II,
definito poi “stupor mundi”. Una leggenda dell’epoca ad opera del cronista medievale Giovanni Villani? Secondo la storiografia
moderna sì: questa infatti non considera autentica la storia del parto pubblico
della regina.
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