Stando al racconto di Guttuso, pare che lo stesso
Picasso ammise di aver tratto ispirazione per la sua opera Guernica dal Trionfo della Morte, custodito a Palazzo
Abatellis di Palermo. Un affresco anonimo di epoca tardo medievale. L’enorme
affresco si trovava originariamente nel cortile di Palazzo Sclafani, un
edificio trecentesco che, verso la metà del XV secolo, dopo che la famiglia
Sclafani si trasferì in Spagna, divenne sede dell’Ospedale Grande e Nuovo della
città di Palermo. Da qui l’affresco fu staccato nel 1944, a causa dei danni
bellici, e poi trasferito a Palazzo Abatellis.
La Guernica è un dipinto storico che è un racconto di
guerra. Sono gli anni difficili, tragici che la Spagna vive in quegli anni: il
re ha abbandonato il Paese ed è partito alla volta di Roma in esilio
volontario, povertà, arretratezza culturale, privilegi nobiliari ed
ecclesiastici, latifondo, tendenze separatiste sono i problemi che affliggono
il Paese. Quando realizza il dipinto, Pablo Picasso è nella piena maturità.
Vive a Parigi da oltre trent’anni e la sua fama è ormai indiscussa. Così per
denunciare e commemorare la strage di Guernica dà vita ad un dipinto immenso,
dove si schiera apertamente contro il dittatore Francisco Franco. Si tratta di
una sorta di manifesto universale contro la forza cieca delle guerre.
A cura di Serena Marotta
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